Racconti: Cappuccetto




Disclaimer:

Attenzione: il testo che segue ha uno scopo puramente comico, non e' assolutamente intenzione mia offendere qualunque persona, societa', minoranza, ricordo che non puo' esistere umorismo politically-correct, in quanto l'umorismo deve irridere qualcosa, o quantomeno far pensare. Per i temi trattati, se non siete certi di essere tolleranti, o siete particolarmente sensibili, o avete semplicemente voglia di litigare, potete tranquillamente non leggere questa home-page, nessuno vi obbliga.




LA FAVOLA DI NONNO DOC:


CAPPUCCETTO NERO



Cappuccetto nero era una sgarzola di tredici anni che viveva a Harlem
con una mamma rompipalle. La mamma puliva i pavimenti da Ronnie, il locale
chic per pescecani, dove si sniffava coca a tutto andare e gli spacciatori
sudavano piu` dei camerieri. Bene, a fine serata la mamma di Cappuccetto puliva
la moquette con l'aspiratutto e ci trovava dentro un bel mucchietto di coca e
lo portava a casa. Dovete sapere che Cappuccetto aveva anche una nonna cieca,
ex-sassofonista di jazz, che viveva da sola con un canarino, e tutti e due
tiravano coca come mantici, la nonna addirittura se la sparava nel naso con il
sassofono, il canarino ci si infilava dentro e poi cantavano insieme "I get
a kick of you" e svegliavano tutto il palazzo. Ogni settimana Cappuccio Nero
doveva attraversare tutta Harlem per portare la coca alla vecchia, se no quella
dava di matto e andava a suonare il sax per strada col canarino che teneva il
piattino in bocca (era un canarino robusto) finche` qualcuno non le dava una
dose se la smetteva, perche` la nonna con l'eta` era un po' rimbambita e
suonava il sax sbagliato tenendo in bocca la parte grossa e non era un bel
vedere.
Ma non divaghiamo. Una notte la mamma dice a Cappuccio: vai a portare
la roba alla nonna, ma occhio a Lonesome Wolf, Lupo Solitario, che l'ho visto
bazzicare da queste parti. Lonesome e` un ragazzo che spaccia di tutto, anche
lamponi se c'e` mercato, e ha una fedina penale che sembra un elenco del
telefono. Cappuccio Nero se ne va nella notte e non ha paura, perche` e` una
piccola negretta di tredici anni, ma ha in tasca un serramanico che sembra
una tavola da windsurf.
Ed ecco che alla 44_a Strada esce dal buio Lupo Solitario e le si
piazza davanti e fa sfavillare le zanne nella notte e dice:
"Di', sorella, cosa porti in quel canestrino? Focaccine?"
"Perche` non ti fai i cazzi tuoi, lupo," dice Cappuccio, e gli molla
un tal calcio la` dove dondola che Lonesome tira fuori dalla gola i tre litri
di whisky e il pasticcio di maiale della colazione.
"Ehi, piccola," fa Lonesome, "pesti duro. Ma stai calma: non voglio
fregarti la roba. Ho un business da proporti. Senti, facciamo fuori la vecchia
e ogni volta che ma' ti da` la roba, ce la teniamo noi. Io te la piazzo,
facciamo a mezzo e quando abbiamo un po' di soldoni da parte, andiamo in
Florida e apriamo un chiosco di frullati. Cosa ne dici?"
"Cazzo, Lonesome," disse Cappuccio, "c'hai una bella nuca. Non ti
facevo cosi` tosto. Ci sto."
Ed ecco che si presentano alla baracca della vecchia, che e` li` che
sbrodola corn-flakes dappertutto e si sta mangiando una pantofola spalmata di
burro, piu` cieca che mai.
"Sono qua, nonnina," disse Cappuccio.
"Vaffanculo, Cappuccio," bercia la vecchia, "ti sei fermata a fare
sbattipanza con qualche sifilitico per strada, che arrivi solo adesso? Un altro
po' e mi sniffavo del detersivo, dal gran che sono in down. Molla la neve,
stronza."
Il lupo, che pure non frequenta delle duchesse, ci resta secco al
fraseggio della nonna. Per di piu` il canarino gli caga in testa.
Allora il lupo si avvicina al letto della nonna con una sciarpa in
mano per darle una tirata di collo.
"Sei tu, stronza?" dice la vecchia, allungando l'artiglio, "qua la
roba. Ma che puzza di piedi che fai."
"Ho camminato molto," dice il lupo, facendo la vocina da disco-music.
"Sara`," dice la vecchiaccia, tastandolo, "ma cosa cazzo sono queste
due gran basette a spazzolone."
"E` l'ultima moda newyorchese, nonna," squittisce il lupo.
"Ah si`?" continua la megera, "e queste spalle qua dove le hai messe
insieme?"
"Faccio un sacco di flessioni, nonna," dice il lupo, e si prepara a
darle una bella strizzata.
"Ah si`?" dice la vecchia, "e questo cos'e`, un regalo?" E agguanta il
lupo sempre li` dove dondola, e gli da` una bella tirata e Lonesome ulula come
dieci ambulanze in processione.
Poi la nonna tira fuori una berta da sotto il cuscino, e inizia a
sparare a mitraglia, il lupo ulula dal male, Cappuccio cerca di svignarsela con
la roba ma il canarino le gnocca un occhio con una beccata, si sveglia tutto
il condominio, finche` arriva un pulismano di ronda grosso che sembrano tre
distributori di coca cola uno sull'altro. Dice:
"Che cazzo succede qua! Ci si sollazza?"
"Come no," dice Cappuccio, " e tu non vuoi tirare un po', pulone?"
Iniziano a sniffare come bracchi. Poco dopo arrivano due soggetti rasta
in pigiama con una bottiglia di gin, e un casino di portoricani con i bidoni da
suonare. La vecchia prende il sax e sta per suonare "Blue Moon" alla rovescia,
ma il rasta le versa dentro tutta una bottiglia di gin e la stende per qualche
ora. Cappuccio Nero se li passa tutti uno alla volta e poi c'e` una gran
scazzottata perche` un portorico si e` messo due volte nella fila e il
poliziotto e` cosi` fatto che si chiava anche la nonna dicendo sono sempre
stato un suo fan signora Liz Taylor e nella confusione un portorico si fa uno
spiedino con il canarino e Cappuccio si incazza e fanno di nuovo a botte e
arrivano altri dieci o dodici sconvolti e anche un bonzo e, insomma alla
mattina alle otto Cappuccio si presenta a casa proprio alla frutta con una
faccia come un vampiro con un collasso.
"E` questa l'ora di tornare a casa, troiaccia?" dice la mammina, "dove
sei stata?"
E Cappuccio le racconta una favola.
Tratto da "Terra!" di S.Benni